Prendersi cura di una persona non autosufficiente o con disabilità comporta spesso un
impegno economico importante. Per supportare le famiglie, lo Stato mette a disposizione dei
Bonus Badanti, agevolazioni fiscali pensate per chi sostiene spese per l’assistenza
personale. La CGIL ha aggiornato la guida sulle prestazioni agevolate del 2025, chiarendo
requisiti, importi e modalità di accesso.
I Bonus Badanti non sono un contributo diretto, ma rappresentano una possibilità concreta di
risparmio sulle tasse. Si tratta di detrazioni e deduzioni fiscali per chi assume personale
qualificato secondo il CCNL dei lavoratori domestici o usufruisce dei servizi di welfare
aziendale, cioè delle somme messe a disposizione dai datori di lavoro per la cura di familiari
anziani o non autosufficienti. In pratica, il bonus alleggerisce il costo dell’assistenza e
valorizza il lavoro di chi si prende cura degli altri.
Possono accedere al bonus sia chi sostiene direttamente le spese per un addetto
all’assistenza di persone non autosufficienti o disabili, sia, in alcuni casi, i familiari che
sostengono le spese per conto della persona assistita, anche se non titolari del contratto di
lavoro. Fondamentale è che il personale sia regolarmente assunto e che le spese siano
documentate.
I benefici fiscali principali riguardano tre ambiti. In primo luogo, è possibile ottenere una
detrazione del 19% sulle spese sostenute fino a 2.100 euro per l’assistenza di persone non
autosufficienti, a condizione che il reddito complessivo non superi 40.000 euro. Lo stato di
non autosufficienza deve essere certificato da un medico, e la detrazione spetta anche a chi
sostiene le spese per familiari non a carico fiscalmente.
In secondo luogo, è prevista la deduzione dei contributi previdenziali e assistenziali versati
per addetti ai servizi domestici e all’assistenza personale, valida per la parte a carico del
datore di lavoro. Questa deduzione non si applica se le spese sono sostenute per familiari
fiscalmente a carico, mentre in caso di decesso del datore di lavoro, spetta agli eredi che
continuano a sostenere le spese nel trimestre di riferimento.
Infine, per le persone con grave e permanente disabilità certificata ai sensi della Legge
104/1992, le spese sostenute per personale paramedico o qualificato per l’assistenza diretta
sono interamente deducibili, anche se sostenute dai familiari e anche se il disabile non è
fiscalmente a carico. In caso di ricovero in istituti di assistenza, la deduzione riguarda solo la
parte relativa all’assistenza specifica, oltre alle spese mediche generiche.
Per beneficiare di queste agevolazioni è necessario presentare il modello 730/2025. Se
negli anni precedenti non sono stati indicati i dati necessari, è possibile correggere la
dichiarazione con una dichiarazione integrativa.
In sintesi, il Bonus Badante rappresenta un aiuto concreto per chi si prende cura di persone
non autosufficienti o disabili, alleggerendo le spese per l’assistenza e permettendo di
organizzare al meglio il sostegno ai propri cari. La conoscenza delle modalità di accesso, dei
requisiti e dei termini di scadenza è fondamentale per non perdere questa opportunità e
rendere più sostenibile la quotidianità di famiglie e caregiver

Bonus Badante, di cosa si tratta e come richiederlo
Prendersi cura di una persona non autosufficiente o con disabilità comporta spesso unimpegno economico importante. Per supportare le famiglie, lo Stato mette a disposizione deiBonus





